GIANNI BIRARDI GENIO DEL LANDSCAPE DESIGN

“C’era una volta un piccolo uomo, cresciuto in una villa bellissima con animali, cavalli, cani e gatti. Il suo rapporto con la natura aveva qualcosa di particolare, un rapporto umano quasi d'amore, a contatto con la terra e l' erba. Questo piccolo uomo, amava curare le rose del suo giardino e coltivare iris e crochi… Aveva imparato dalla sua amata nonna, che se la rosa veniva piantata in un vasetto, lì si moltiplicava. E lui, delle rose, era innamorato…”

Sembra una favola, quella che racconta la storia di questo personaggio unico e straordinario. Lui le rose le coltivava davvero nel suo giardino e le regalava alla maestra. Oltre alle rose, amava anche le erbe di campo. A sei anni di età era già un ometto serio, con una grande credibilità. Aveva una piccola bicicletta con una cassetta che riempiva di camomilla che aveva raccolto e diviso in mazzetti. E se ne andava in giro a regalarli alle nonnine del suo quartiere. I suoi genitori 23380991842 f73d00a52f cgli avevano insegnato che le persone più grandi vanno rispettate, gli avevano insegnato a non alzare mai la voce, a chiedere prima scusa e poi a spiegare le sue ragioni.

Arriva nel solito luogo dei nostri appuntamenti, con soli tre minuti di ritardo e già si scusa, come se avesse commesso chissà quale cattiva azione. Ci incontriamo sempre qui a Savelletri, in Puglia, perché è un luogo speciale, a pochi passi dalle rovine di Egnatia e si affaccia sull'Adriatico, il nostro mare. È qui che chiacchieriamo e mangiamo pesce crudo, freschissimo, o piccoli involtini di carne alla brace, come solo qui sanno farli. L'amicizia è questa: piccole abitudini, grande rispetto reciproco, stessi gusti, stessi amici, stessa gioia nel ritrovarsi ogni volta, anche se ora Gianni Birardi il famoso landscape designer stimato in tutto il mondo, non è più il bambino timido di una volta.

Gli sparo subito una domanda a bruciapelo:

– Che cosa è diventato da grande quel piccolo personaggio con un'educazione, una sensibilità e un amore per la natura tanto particolari?

“Non avevo scampo, dovevo continuare a vivere e ad amare la natura. Ed è esattamente quallo che faccio.”

– Sei uno dei più apprezzati architetti di parchi e giardini e sei una eccellenza pugliese, non solo qui nella tua Puglia. Ti sposti spesso a Milano e anche nel mondo?

“Sì, a New York, a Dubai… Lì ho realizzato i giardini del Burj Khalifa e i giardini del Desert Palm di Dubai, che è il più grosso campo da polo al mondo…”

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– È molto difficile lavorare in Paesi così lontani e climaticamente tanto diversi dal nostro?

“ Occorre sapersi adattare, perché gli Arabi, per esempio, hanno un senso del bello differente dal nostro. I loro colori sono diversi, sono colori che io non utilizzo abitualmente, tipo il rosso molto acceso… ma nonostante ciò siamo riusciti a realizzare dei bei lavori, cercando di coniugare l’essenza del mio stile, con i loro gusti e le loro richieste…”

– Un esempio?

“Siamo stati i primi a portare gli ulivi negli Emirati Arabi. Migliaia di ulivi destinati a diventare legna da ardere per alimentare i forni delle pizzerie, li abbiamo caricati sulle navi e li abbiamo portati laggiù, fino a Dubai e li abbiamo usati per addobbare i giardini arabi…”

– Lì riescono a sopravvivere?

“Sì, ma non portano frutti, perché nel momento della fioritura il caldo è così forte che si bruciano. Ma in compenso hanno una crescita straordinaria. Crescono in modo velocissimo… perché è come se fossero in una serra naturale…”

22729074 2398994936993319 3666840988046513214 n– Qual è il tratto distintivo che caratterizza il tuo stile, visto che non ti riconosci nei colori eccessivi e sgargianti?

“ Io prediligo i colori tenui, quelli dell’arcobaleno. Colori che ti fanno sentire bene… I nostri lavori si riconoscono proprio per la sensibilità nella scelta dei colori… nell’eleganza… Io penso che in un giardino devi prima di tutto emozionarti e stare bene con te stesso. Bianco, lilla, viola, rosa… ecco i colori che amo. L’altro tratto distintivo dei nostri lavori è quello di emozionare con l’olfatto, con gli odori…”

– Altra tua caratteristica, quindi, gli odori…

“Sentire di sera nel tuo giardino un insieme di profumi e di odori, ti da un senso di benessere… Il timo, per esempio, è una delle piante energetiche positive… che dona equilibrio alla nostra mente. Concentrazione ed equilibrio mentale. Ci sono piante che tolgono energia e piante che emanano energia…”

– Quali piante emanano energia positiva?

“ L'ulivo, l'alloro, il fico… emanano energia positiva e riequilibrano il posto in cui si trovano con una carica energetica. Qui, in Puglia, abbiamo la fortuna di lavorare con piante mediterranee che rigenerano gli ambienti…”

– Ed è anche una regione molto ricca sotto questo punto di vista.

“Sì. Mi ritengo fortunato a lavorare in questa regione bellissima, che per me è di grande ispirazione. Come sai è una passione che io ho dentro da piccolo…”

– Una professione nuova, quella del “landscape designer”… Che percorso di vita ti ha portato a farla diventare la tua professione?

“Mi sono specializzato in Agraria, poi mi sono formato ai  corsi di Landscape Design e del verde… Mi è servito per migliorare, per capire e utilizzare al meglio le tecniche, ma di base sapevo di avere una dote naturale. Credo sia un dono che ho sempre avuto e che mi ha dato tantissimo. Ma la differenza è stata appassionarmi, leggere viaggiare. La ricchezza più grande secondo me sono stati i viaggi. Girare e provare ad applicare le nuove scoperte.”

– Quali sono i luoghi che maggiormente ti hanno influenzato o ispirato?

“Gli Emirati Arabi. Mi hanno aiutato tantissimo a crescere. La loro dote maggiore è costituita dalle capacità organizzative. Da loro ho capito che tutto si può fare a patto di avere un'ottima organizzazione. Anche i paesi balcanici, la Slovenia, con dei paesaggi incredibili. E poi la Toscana, la Sardegna, la stessa Milano. Da ogni viaggio ho preso qualcosa e l’ho messa nel mio bagaglio di conoscenze.”69744354 2975195589373248 7239697002710171648 o

– Oggi ricevi grandi riconoscimenti.

“Sì, è una grande soddisfazione quella di essere riconosciuto, insieme ad altri brand, come eccellenza italiana per la qualità del lavoro, per la capacità di promuovere la Puglia nel mondo. Amando la mia terra cerco di portare sempre un po’ del mio territorio nel mondo. Ogni giardino è un vestito che va creato su misura per chi lo vivrà. Ho frequentato anche corsi di psicologia che mi hanno aiutato molto a capire chi ho di fronte. Il cliente deve sentire che il giardino è suo, non una mia creazione. La soddisfazione più grande è riuscire a fare questo. E rimanere nei loro cuori, come parte della famiglia. Per me quella è una delle più grandi ricchezze. Il rapporto umano credo sia importante quanto quello professionale. Io dico che è importante amare e rispettare gli altri. Troppa gente oggi non riesce a gestire le emozioni, in bene e in male…”

– Chi è Gianni quando non crea giardini?url

“Gianni è un uomo che, quando non lavora, ama vivere una vita riservata… Mi piace prendermi cura dei miei spazi, della mia anima, del lato spirituale della vita. Medito molto per raggiungere uno stato di pace interiore… credo che solo se hai questa pace interiore puoi affrontare tutti i problemi che la vita ti presenta, sia quelli lavorativi, che le incomprensioni, la capacità di gestire le emozioni dei clienti. Io trascorro la mia vita privata nel mio giardino… Ho da pochi anni recuperato un borgo di trulli in Valle d’Itria, per esempio…”

– Sei di Casamassima, un paese poco lontano da Bari . Ma hai scelto la Valle d’Itria?

“Sì, è stata una scelta precisa. Si tratta di un posto che mi trasmette energia positiva… Lì c’è il mio orto, la mia collezione di rose, di piante aromatiche… è un posto semplice, in cui è la natura che parla. Vivo in questo borgo di trulli, in completa armonia con la natura…”

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– In pratica ritorni ad essere quel bambinello felice e bene educato che ragalava rose alle nonnine, come in una favola.

“Ma è questo il bello della vita: avere la capacità di tornare ad essere bambini, quando tutto intorno a te rischia di sommergerti, di farti dimenticare le cose belle, gli affetti, i sorrisi di chi ti vuole bene, l'amicizia di chi ti stima…”

Il sorriso di quest'uomo mite ma carico di energia positiva, è come un fiore appena colto che ti viene offerto solo perché lui sa che tu l'apprezzi. Vi sembra poco?

 

Letto 3990 volte Ultima modifica il Mercoledì, 02 Ottobre 2019
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Bepi Marzulli

Barese di nascita, studi superiori a Torino e Roma, la sua città di adozione, Bepi Marzulli è iscritto all'Albo dei Giornalisti dal 1977. Le origini familiari, radicate nell'imprenditiorialità di cinema e teatro, gli hanno consentito, giovane studente universitario, di accostarsi al mondo dell'editoria scrivendo numerosi soggetti e sceneggiature per la più importante casa editrice di fotoromanzi, la Lancio, di cui, anni dopo, è stato Direttore Generale. Ha lavorato per molti anni a Parigi, a capo della Rusconi France, dirigendo riviste di moda come Femme e Mariages, di arredamento, Décoration Internationale, e di archeologia come L'Archéologue e Archéologie Nouvelle

Tornato a lavorare in Italia, ha creato e dirige da oltre vent'anni Axioma, una società di outsourcing editoriale che produce periodici e contenuti giornalistici per Editori come Mondadori, Rizzoli Rcs, Cairo. Collabora con varie testate, scrivendo di vari argomenti tra cui enigmistica e gastronomia.

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